Rifugio

Ho incontrato Mr. Yellow Plush di domenica.

Ora come ora potrei dire che era l’ultima domenica, l’ultima di cosiddetta normalità, come nei film di zombi o pandemie quando, durante un’anonima scena di vissuto quotidiano si sente che la radio annuncia piccole anomalie circoscritte e nessuno gli da peso. Gli zombi non c’erano. La pandemia si.

Mr Yellow Plush stava all’interno di un recinto dentro a un parco. L’ho visto e ho sentito che dovevo fotografarlo. Era particolarmente inquietante, doveva spaventare gli uccelli. Loro però hanno continuato la loro vita normalmente. Noi no. Almeno, ora come ora.

Spesso ho immaginato la vita dentro la casa gialla. Per la verità quasi ogni sera per prendere sonno facilmente, penso a qualcosa di simile. In pieno inverno. La casa gialla ti avvolge, ti protegge, ti scalda. Tutto ciò di cui hai bisogno è li dentro. Intorno il nulla. Mi fa stare bene. Improvvisamente è accaduto. La casa ci ha sepolti. La casa è sprofondata in letargo. Io sono sprofondato in letargo, in attesa che qualcosa dovesse accadere, che qualcosa dovrà accadere.

Ho sempre preferito riposare quando fuori c’è la luce.

Ho sempre preferito il tramonto all’alba.


I met Mr. Yellow Plush on a Sunday.

As of now, I could say it was the last Sunday — the last one of so-called normality, like in zombie or pandemic movies when, during some ordinary everyday scene, you hear the radio reporting small, contained anomalies and no one pays attention. There were no zombies. The pandemic, yes.

Mr. Yellow Plush was standing inside a fenced area in a park. I saw him and felt I had to photograph him. He was oddly unsettling — meant, I suppose, to scare the birds. But they went on with their lives as usual. We didn’t. At least, not for now.

I’ve often imagined life inside the yellow house. In fact, almost every night, to fall asleep more easily, I think of something like that. In the middle of winter. The yellow house wraps around you, protects you, warms you. Everything you need is inside. Around it, nothing. It makes me feel at peace. Then suddenly, it happened. The house buried us. The house sank into hibernation. I sank into hibernation, waiting for something to happen — for something that must happen.

I’ve always preferred to rest when it’s light outside.

I’ve always preferred sunset to sunrise.

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